domenica 30 dicembre 2007

Capodanno 2007


cibo, pettegolezzi,
spumante, camino,
freddo, neve,
buio, scherzi
e ancora pettegolezzi...

sabato 29 dicembre 2007

Dovevo dirti molte cose


Sono sul ciglio della strada
amore scusami
io ti sorrido ma non puoi più guardarmi
confesso che non ho più armi e sogni qui per te
per te che mi aiutavi ogni giorno a vivere
per te che ora io non vivo più
sto scivolando tra le strade della tua città
quanto sei bella e forte da quassù.
Non è stato facile per me
stare su
continuo a fingere per te
corro più su
dovevo dirti molte cose amore.
Sono sul ciglio della porta
amore scusami
non suono per non disturbare te che dormi
le foto ti ritraggono felice ma non più con me
ho smesso di fumare è stato così semplice
ma non è facile vederti giù
sto scivolando tra le luci della tua città
ti vedo bella e forte da quassù.
Non è stato facile per me
stare su
continuo a fingere per te
corro più su
dovevo dirti molte cose amore.
Corro più su
dovevo dirti molte cose amore.


venerdì 28 dicembre 2007

Baby Fiducia



In questo pianeta birichino
voglio pensarla a modo mio
ma per non esser buono e finto come voi
dovrei uccidere tutti i miei eroi

e io non voglio restar solo
che fondamentalmente poi m'annoio
il fuoco è bello si ma brucia
mia vergine baby fiducia


non hai mai fatto na na na na
per districarti dai tuoi guai
la mia generazione ha un trucco buono
critica tutti per non criticar nessuno
e fa rivoluzioni che non fanno male
così che poi non cambi mai
essere innocui insomma che sennò è volgare
puoi giudicare come sono se vuoi, ma lo sai

non voglio esser solo
che fondamentalmente poi m'annoio
il fuoco è bello si ma brucia
mia vergine baby fiducia

in questo pianeta birichino
voglio pensarla a modo mio
ma l'oro è il solo sentimento stabile
non mi pensavo sai così sensibile

non voglio esser solo
che fondamentalmente poi m'annoio
il fuoco è bello si ma brucia
mia vergine baby fiducia

by Afterhous

What a wonderful world



I see trees of green, red roses too
I see them bloom for me and you. And I think to myself what a wonderful world. I see skies of blue and clouds of white. The bright blessed day, the dark sacred night. And I think to myself what a wonderful world. The colors of the rainbow so pretty in the sky are also on the faces of people going by. I see friends shaking hands saying how do you do. They're really saying I love you. I hear babies crying, I watch them grow. They'll learn much more than I'll ever know. And I think to myself what a wonderful world.
Yes I think to myself what a wonderful world.

Yes I think to myself what a wonderful world.
credi sia ancora possibile vedere un mondo wonderful?
ormai chi ci crede più...

Ode d' addio

Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti,
nè i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.

giovedì 27 dicembre 2007

Il motto del club

Adoro gli scandali che riguardano gli altri, ma quelli che riguardano me non m'interessano. Non hanno il fascino della novità.
(da "Il Ritratto di Dorian Grey", Oscar Wilde)

mercoledì 26 dicembre 2007

Tempo di cambiamenti

Ho cambiato modello al blog, che ne dite?
Io preferisco questo, mi sembra più come dire raffinato, fine?
Un saluto

edit: come si fa a cambiare lo sfondo, sotto che nome lo trovo quando modifico il carattere e i colori?

Tempesta

dopo ogni tempesta, c' é sempre la quiete
al diavolo.
In balia di onde gigantesche,
chiamate tsunami,
composte da acqua,
odio, rabbia e delusione.
La tempesta é finita
c' é solo quiete,
ma quello strano movimento delle acque,
preannuncia qualcosa di catastrofico.

se gli unici licei che valgono sono il classico e lo scientifico,
se il sociale è un professionale col latino,
che senso ha rimanere chiuso qua dentro?
Marco Polo arrivo

martedì 25 dicembre 2007


non ascoltare gli altri
perchè si pentiranno
quando vedranno quanto vali

Musa: ispirami
Musa: proteggimi
Musa: conducimi

Musa: adorami

Musa: noi ne godremo insieme


by marlene kuntz

lunedì 24 dicembre 2007

La ballata degli impiccati-Villon



Fratelli umani, che ancor vivi siete,
non abbiate per noi gelido il cuore,
ché, se pietà di noi miseri avete,
Dio vi darà più largo il suo favore.
Appesi cinque, sei, qui ci vedete:
la nostra carne, già troppo ingrassata,
è ormai da tempo divorata e guasta;
noi, ossa, andiamo in cenere e polvere.
Nessun rida del male che ci devasta,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

Se vi diciam fratelli, non dovete
averci a sdegno, pur se fummo uccisi
da giustizia. Ma tuttavia, sapete
che di buon senso molti sono privi.
Poiché siam morti, per noi ottenete
dal figlio della Vergine Celeste
che inaridita la grazia non resti,
e che ci salvi dall'orrenda folgore.
Morti siamo: nessuno ci molesti,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

La pioggia ci ha lavati e risciacquati,
e il sole ormai ridotti neri e secchi;
piche e corvi gli occhi ci hanno scavati,
e barba e ciglia strappate coi becchi.
Noi pace non abbiamo un sol momento:
di qua, di là, come si muta, il vento
senza posa a piacer suo ci fa volgere,
più forati da uccelli che ditali.
A noi dunque non siate mai uguali;
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

O Gesù, che su tutti hai signoria,
fa' che d'Inferno non siamo in balia,
che debito non sia con lui da solvere.
Uomini, qui non v'ha scherno o ironia,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

martedì 18 dicembre 2007

....................?



...Why do all good things come to an end?

domenica 16 dicembre 2007

L' uomo che piantava alberi



Lontano, lontano più in là dell'orizzonte,
c'era una terra dove nn ci cresceva
niente. Potevi trovarci soltanto le spine,
tra gli scheletri delle case
che ne segnavano il confine.
Poi, grandi distese di sassi
e d'inverno il vento gelido
scoraggiava ogni viandante a
portarci i proprio passi.
Ma in un tempo, in un tempo
ke a pensarci adesso, nn sembra
nemmeno distante,
il destino di quella terra è cambiato
per mano di un uomo e delle sue piante
che decise di campare in quel posto,
lontanto da tutti e da tutti nascosto,
che scelse di viaggiare la sua vita
lentamente,
lasciandosi dietro il viavai della gente.
Cambierano lune, passarono stagioni,
giorno dopo giorno,
quell'uomo piantava con mano paziente dei
semi e pensava:
"nasceranno alberi che cresceranno e
coloreranno questa terra grigia e magari,
domani, ritornerà la vita."
E negli anni quel sogno divenne realtà,
riempiendo il suo cuore di festa,
la desolazione di un tempo
ora cedeva il posto a una grande foresta.
E chi passa oggi da quelle parti
può ammirare la bellezza infinita,
dall'opera compiuta dal cuore di un uomo
ma degna della mano del Dio della vita
e anche se per la gente,
la nascita di quelle piante rimane tutt'ora un
mistero, io lo so che è sbocciato da un animo
grande che adesso riposa nell'angolo più
bello del cielo.

venerdì 14 dicembre 2007


non è mia intenzione far del male agli alti,
sviarli dalla retta via s' intende
ecco con tutta calma mi sono scaricato
da una rabbia che mi opprimeva.
So' che era una battuta,
ma non ne posso veramente più
di sentirmi dire cose non vere,
di sentirmi dire che sono inferiore,
di sentirmi dire che sono sbagliato,
solo per un dannantissimo corso di studi.



perchè sappiate che non è bello
continuare a sentirsi dire
che le proprie scelte,
i propri interessi,
siano inutili.
che se non saprò tali cose
o non vi dedicherò tante ore
della mai esistenza
non concluderò nulla.
le critiche
la rabbia
il voler combattere
vivono dentro di me
devo lasciar correre
Let it be

o forse no?

mercoledì 12 dicembre 2007

sempre il solito

non sono abituato ad essere protagonista
non mi accontento mai...


domenica 9 dicembre 2007

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
non ci potevo credere,
quelle parole erano mie,
quegli applausi erano per me.
Perchè vergornarmi?
Perchè essere modesto?
Ho vissuto il mio momento,
STO
vivendo il mio momento
e mi godrò tutti questi istanti,
perchè si tratta
di una sensazione
dannatamente bella

we did it!

OF on that is so fayr and bright
Velut maris stella,
Brighter than the day is light,
Parens et puella:
I cry to thee, thou see to me,
Lady, prey thy Son for me,
Tam pia,
That i may come to thee
Maria.
All this world was for-lorn
Eva peccatrice,
Till our Lord was y-bore
De te genetrice.
With ave it went away
Darkest nigth and come the day
Salutis;
The well springeth out of thee,
Virtutis.
Lady, flour of everything,
Rose sine spina,
Thou bare Jesu, haven' s king,
Gratia divina:
Of all thou ber'st the prize,
Lady, queen of paradise
Electa:
Maid mild, moTher es
Effecta.

sabato 8 dicembre 2007

ci sono molti modi-Afterhours

E' quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai reni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa, sopprimerli
non sai
non sai
che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
se in giro d routin
indossi il vuoto con classe
è tutto ciò che avrai
perchè quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirti vivo
ti ucciderò
ti ucciderò
vedrai
vedrai se il mio amore è una patologia saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
lo sò
lo sò che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora
ansia,
festa,
attesa,
paura.
paura di sbagliare,
paura della mia voce.

ma non sono da solo

The painted veil


"...è il velo dipinto che i viventi chiamano vita."

venerdì 7 dicembre 2007

POP

Muore la forma, il verbo ed il sapore
Muore il desiderio, la voglia e lo stupore
Muore l'idea di me che c'è nella tua mente
Perciò è meglio che tu non pensi a niente

Mentre ti uccido l'anima
Mentre ti uccido
Mentre ti uccido l'anima
Proprio come tutto il resto ha fatto già

I geniali progetti che sono tutti uguali
Ed i geniali discorsi diventano banali
Ma la cosa più strana della nostra vita
E' che scivola fra le nostre dita

Mentre ci uccide l'anima
Mentre ci uccide
Mentre ci uccide l'anima
Proprio come tutto il resto fa

E' facile andare senza guardarci in faccia
Che al 90% anche noi siamo fatti d'acqua
Mi ricordo la rabbia che hai disintegrato
E ancora non so se ti è piaciuto

Mentre uccidevi l'anima
Mentre uccidevi
Mentre uccidevi l'anima
Proprio come tutto il resto

by Afterhours

giovedì 6 dicembre 2007

io non tremo,
è solo un po'
di me che se va...

mercoledì 5 dicembre 2007

anonime meditazioni



forse è meglio staccare tutto,
permettere al mio cervello di riposare,
dovrei lasciar perdere
ed alzarmi tutte le mattine
per raggiungere
fingendo un sorriso
quell' isola di pace...

ma la finzione va contro ai miei principi.

martedì 4 dicembre 2007

attesa

che sono agitato è dire poco,
non vedo l' ora di salire sull' altare e poter cantare, poter far vedere al mondo di esserci riuscito, di esserci arrivato...
ero
stonato, e adesso canto con LORO.
ricordo ancora quel giorno d' ottobre, quel sabato, quel pomeriggio dove il maestro mi disse che ero basso e da lì è incominciato tutto
in quest' anno il coro mi ha dato molto, ho cantato, ho riso, ho avuto paura, e senza vergogna ho anche pianto...
l' aver avuto quest' opportunità è significato molto per me mi a fatto scoprire i miei nuovi limiti, mi ha fatto conoscere solamente brave persone e mi ha fatto trovare 7
amici.
come posso pensare di potermi divertire senza il piace, il vicino di panca, il cesare, il mor, il francy, la chiaruccia, la marta e l' agnus.

ormai la musica è dentro di me

Aspettando l' 8 Dicembre

Ave verum Corpus natum
De Maria Virgine:
Vere passum, immolatum
In cruce pro homine.
Cuius latus perforatum
Fluxit aqua et sanguine:
Esto nobis praegustatum
Mortis in examine.
O Iesu dulcis, o Iesu pie,
O Iesu fili Mariae.
Amen.

1.Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui
et antiquum documentum
novo cedat ritui.
Praestet fides supplementum
sensuum defectui.
2. Genitori genitoque
laus et jubilatio
salus, honor, virtus quoque
sit benedictio.
Procedenti ab utroque
compar sit laudatio.
Amen.

« 1. Un così grande sacramento veneriamo, dunque, chini e il vecchio rito trovi compimento nel nuovo. Presti la fede supplemento all'insufficienza dei sensi.
2. Al Genitore (il Padre) ed al Generato (il Figlio) sia lode e giubilo, acclamazione, onore, virtù e benedizione. A Colui che procede da entrambi (lo Spirito Santo), sia rivolta pari lode. Amen. »


sabato 1 dicembre 2007

Ogni bellezza racchiude un canto


"Ogni bellezza racchiude un canto

e il poeta che lo comprende
con devozione
lo vuol narrare..."

(R. Maritain)


tante voci,
diverse tonalità,
età differenti,
esperienze differenti...
ma la musica,
la musica è la sola
che cancella queste differenze
le diverse voci si uniscono
per creare insieme una sacra melodia
immortale e indistruttibile.
Un suono
che neanche chi comanda
potrà cancellare,
un suono,
che da trentacinque anni
compie solamente il suo dovere,
un suono
che neanche
i genii possono rimpiazzare.
Una melodia che ogni domenica si espande,
tra le colonne
della navata centrale,
una melodia eternamente bella,
perchè ogni bellezza racchiude un canto,
e anche se non siamo noi i poeti,
con devozione lo vogliamo narrare.