lunedì 25 febbraio 2008


poca ispirazione, in una mattinata con la nebbia...


Oscar 2008

And the winners are...

sabato 23 febbraio 2008

Eccoci!

Ci siamo anche noi!

Ogni bellezza racchiude un canto...

giovedì 21 febbraio 2008


Vago alla ricerca di molte cose,
cerco me stesso,
gli altri,
le risposte e le domande.
Vago senza alcuna meta,
sperando di trovare qualcosa

mercoledì 20 febbraio 2008

Primo articolo 2007/2008

L’ eccellenza che fa paura

Riflessione sul suicidio di Diego, quinidcenne ginnasiale che si è tolto la vita a causa degli isnulti ricevuti dai compagni di classe

E’ il 31 ottobre, il corpo senza vita di Diego viene mosso dal vento, perfetto scenario per la notte delle streghe, notte festeggiata da tutti gli adolescenti con feste, scherzi e pigiama-party…
Diego non è lì, non è insieme ai suoi coetanei a chiaccherare e guardare film horror, si trova invece attaccato per il collo a un albero nel giardino di sua nonna.
Perché mai un ragazzo di soli quattordici anni ha dovuto compiere un gesto tanto estremo?
La madre non lo sa, lei, l’ unica persona che gli sia stata vicina, non sa rispondere, non ci può credere, non può pensare in un momento come questo alle ragioni di suo figlio, rivede la vita di suo figlio, ora morta impiccata a quell’ albero.
Diego, un ragazzo da 9, V ginnasio, la scuola per “secchioni”, la scuola dove tutti i ragazzi indipendentemente dalla loro media sono seri, studiosi e motivati.
Ci viene dunque da pensare che Diego fosse un leader, gioia degli insegnanti e modello per tutti i suoi compagni; ma lui, un ragazzo da 9 si è ritrovato con 0 voti.
E’ il giorno di Halloween, ma nel liceo classico di Ischia, neanche una decina di alunni per classe è il giorno delle elezioni,le grandi ed importanti elezioni studentesche dove tutti gli alunni hanno diritto di voto e di far valere almeno per un giorno, uno soltanto, i propri diritti.
Anche nella classe di Diego ci sarà stata agitazione, i vari candidati, tra cui Diego assistono allo spoglio dei voti, uno 4, l’altro 3, questo qua 2 e così via…
Ma Diego 0, neanche una persona ha osato votarlo, nessuno lo stima, nessuno lo considera un valido rappresentante, forse è troppo studioso, forse gli altri candidati sono più spontanei e meno timidi nel parlare con gli insegnanti, ma ciò non toglie che adesso Diego non c’è più, che per colpa di quei voti inesistenti un ragazzo ha chiuso definitivamente con la sua vita…
La madre parla con la polizia e rende noto che il figlio le aveva parlato di molti disagi che viveva nella classe a causa dei rapporti con i compagni, rapporti poco piacevoli, rapporti basati sugli scherzi crudeli, sugli insulti e sull’ indifferenza generale.
La madre lo rende noto alla polizia, come lo aveva già reso noto agli insegnanti, ma nella vita di Diego non era cambiato nulla.
Gli insulti erano continuati, fino a quelle maledettissime elezioni che hanno fatto definitivamente esplodere la fragilità di Diego portandolo a compiere il gesto estremo .
La polizia indaga, vengono ascoltati i professori e gli insegnanti e le indagini portano le forze dell’ ordine a due ragazzi e una ragazza che ora sono indagati per induzione al suicidio.
La notizia è resa nota, ne parlano i telegiornali, tre 15enni hanno indotto un coetaneo al suicidio, non è stata quindi la pazzia di Diego, ma la pazzia o l’imbecillità di qualcun altro.
Gli altri alunni scrivono una lettera straziante alla madre del ragazzo, che mi auguro che la madre abbia bruciato senza neanche averla letta, dove ripongono le loro dolci parole di ipocriti pentiti, non si erano mai accorti di niente, i docenti non si erano mai accorti di niente, nessuno si è mai interessato alla vita di Diego, nessuno avrà pianto veramente al suo funerale, esclusa la madre che fu l’ unica a provare a far cambiare il verso delle cose.
In quel liceo, un liceo dove pensate neanche i “Seci” hanno diritto ad essere “Seci” il gesto di Diego non è stato il primo, è stato il quinto e soltanto dopo aver avuto la poco gradita attenzione della stampa, preside ed insegnanti hanno iniziato a prendere provvedimenti.
Cinque vite spezzate, ci sono voluti cinque casi per aprire gli occhi al mondo degli adulti che invece di avvicinarsi alle incertezze, alle paure, alle delusioni e alla solitudine che pervadono il mondo di noi ragazzi si allontanano sempre di più ogni anno che passa.
L’ impiccagione di Diego e tutto ciò che vi è legato non ci può che far capire quanto al giorno d’ oggi neanche la scuola sia un luogo dove i ragazzi siano liberi di essere se stessi, venendo rispettati e amati.E così si rivela che parola che identifica la scuola non è la tanto decantata meritocrazia, ma l’ indifferenza.



AUTOSTIMA: il mio pezzo preferito

Terzo ed ultimo articolo del 2006/2007

IL NUOVO VOLTO DELLA TRASGRESSIONE

Con l’uscita di Borat nelle sale cinematografice Sacha Baron Cohen ha raggiunto fama, notorietà, successo e critiche.
Ma lui non è un semplice comico, lui non scherza!
Nato in Inghilterra nel 1971 da un famiglia gallo-israeliana di ebrei ortodossi, Sacha il più giovane dei fratelli raggiunge la notorietà alla fine degli anni 90 con il programma satirico “Da Ali G Show”, nel quale intervista persone, famose e non, ignare di essere riprese da una telecamera.
Il primo personaggio comico con il quale si fa conoscere è Ali G un M.C. (sigla che identifica un rapper che pratica il freestyle) che aspira a diventare gangster, è una parodia di numerosi rapper americani conosciuti per i numerosi problemi legali.
Nel 2001 conduce gli MTV Europe Music Awards a Francoforte, uno show esilarante dove la comicità regna sovrana.
Dopo questi successi europei produce, scrive ed interpreta il film “Ali G Indahouse” e porta la sua comicità tendente alla trasgressione anche oltre oceano.
Nel settembre del 2005 l’emittente televisiva MTV riaffida la conduzione degli Europe Music Awards al comico.
Egli si presenta nei panni di Borat Sagdiyev un giornalista kazako, lo show supera di gran lunga la linea del pudore: è trasgressione allo stato puro, politicamente scorrettissimo, definisce i Colplay delle “donne”, chiama “sgualdrine” le PussycatDolls e “travestito” Madonna; ma questo era solo l’inizio.
Nel 2006 negli Stati Uniti esce il suo secondo e acclamatissimo film: “Borat: studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”.
Dopo essersi piazzato alla numero 1 in America e aver procurato a Sacha un Golden Globe (per il migliore attore protagonista in un film musicale o commedia) e una candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura, il film conquista l’Europa e l’Italia incassando numerose critiche che non arrestano il fenomeno Borat e l’ enorme successo di Cohen.
Il film, un falso documentario, racconta l’avventura di Borat giunto in America per studiarne gli usi e costumi. Qui si innamora di Pamela Anderson, e intraprende un viaggio in California; ma l’America non è il Kazakistan, e lo sfortunato giornalista si renderà conto delle diversità dei due Paesi.
Come ogni lavoro firmato Cohen la pellicola spezza il filo che separa la comicità dalla trasgressione, è ripetutamente offensivo verso donne, ebrei, zingari e omosessuali.
Viene poi eseguita un’irriverente presa in giro della società repubblicana americana, ma solo per creare un fenomeno trasgressivo, il film non promuove alcun messaggio sociale, certo può far riflettere, ma prima di tutto deve far ridere!
Dopo aver incassato milioni di dollari e aver chiuso il capitolo Borat (sperando comunque in un suo ritorno futuro) ecco una piccolissima chicca per i fans, ma anche per chi non è riuscito a gustarsi fino in fondo questo successo (ovvero a chi non è piaciuto questo film e questo personaggio): il genio Sacha ha in lavorazione un nuovo film in uscita per il 2008 dove il protagonista sarà Bruno, un giornalista gay austriaco esperto di moda, preparatevi!

Secondo articolo 2006/2007

I misteri della Cabala

Sappiamo che Madonna la professa e ha litigato con Britney Spears per un suo rifiuto di praticarla, sappiamo che è qualcosa che c’entra con l’ebraismo, ma più di così basta. La Cabala rimane qualcosa di oscuro e affascinante nello stesso tempo, così la mia curiosità mi ha spinto a fare qualche ricerca su questo culto la cui storia e tradizione vivono tra realtà e divino…
Per questo motivo ho deciso di farmi aiutare da un ex-bagattiano, Marco Bertagna, giovane laureato a Venezia in “ Lingue e culture orientali “e specializzato proprio in ebraico, che attualmente tiene , con successo , un corso serale di ebraico a Desenzano proposto dal Centro di Cultura “Stefano Bazoli”.

Innanzi tutto, partendo dal principio, che cos’è esattamente la Cabala?

Il termine Cabala deriva da un verbo ebraico che significa “Ricezione”, da qui possiamo intendere che è qualcosa che ha a che fare col tramandare oralmente, di padre in figlio.
Gli studiosi hanno diviso il rito della Cabala in due differenti modalità di praticarla:
-la Cabala Teosofica, si tratta della lettura e della ricerca nella Torah (il libro sacro dell’Ebraismo che corrisponde ai primi cinque libri della Bibbia) dei messaggi lasciati da Dio durante la creazione. I cabalisti studiavano il valore numerico di ogni parola(in ebraico ad ogni lettera corrisponde un numero e la scienza che studia queste corrispondenze si chiama Ghematria) e quindi facendo dei calcoli potevano riconoscere l’uguaglianza di alcune parole e ciò invogliava alla ricerca di un messaggio e di un significato;
-la Cabala estatica, invece, riguarda le pratiche e i riti che gli studiosi cabalisti dovevano praticare per riuscire nell’ascesa verso Dio.
Entrambi i modi di praticare la Cabala avevano come fine il “Devecut”, ovvero la completa adesione con il divino.

Mi sai fare qualche esempio di riti?

Innanzitutto erano riti il cui fine era quello di mandare la persona in trance e fargli credere di essere arrivato al Divino, comunque erano pratiche molto bizzarre e sempre collegate alla parola e alla lingua ebraica, come la lettura di una stessa pagina della bibbia fino ad intontire il lettore o la ripetizione delle parole in continuazione.

Si hanno le date precise dell’inizio della professione della Cabala?

La Cabala ha avuto origine dalla diaspora ( prima dispersione degli Ebrei successiva alla distruzione del tempio di Gerusalemme ad opera dell’imperatore Tito nel 70 d.C.), quando gli ebrei erano sparsi in tutto il mondo, si pensa che i primi Cabalisti siano vissuti in Provenza nel XII, ebbe molto successo in Spagna,nei ghetti, proprio perché permetteva al cabalista di estraniarsi dalla realtà triste dei ghetti.
Con la cacciata degli ebrei dalla Spagna ( 1492) il rito della Cabala si è spostato in tutto il mondo, si diffuse molto in Europa dell’Est, ma la sede di studi cabalistica più famosa è Safed, in Palestina, formatasi nel ‘500.

La Cabala va considerata come una setta ebraica o come una religione vera e propria?

La Cabala non è e non deve essere considerata nessuna della due, dato che un cabalista deve avere una conoscenza approfondita della lingua ebraica e deve essere dotato di una religiosità immensa, poiché la Cabala prevede l’esistenza di Dio in ogni cosa.
L’età preferita per iniziare a praticarla è verso i 40-50 anni, e non ha mai avuto una figura di leader o a quanto risulta precetti e comportamenti particolari da osservare. Si tratta di una pratica d’ élite, appunto le conoscenze teologiche che richiede, quindi va considerata come una volontà esclusiva del singolo.

Esiste un testo sacro nella Cabala?

Non proprio, esiste però un libro, il “Sefer-Ha-Zohar” ,dove sono spiegate le pratiche dello studio cabalista, i riti da compiere, il modo di leggere la bibbia e tutto ciò che serve per professare questo culto, una specie di manuale.

Come mai, sebbene sia molto difficile, è così famosa anche ai nostri giorni?

Forse tu riferisci alle star come Madonna, che dichiarano di essere cabalisti, ma ciò non è vero, anche se premetto che so poco dell’argomento.
Comunque è molto difficile trovare notizie affidabili su internet sull’ argomento, perché si rischia di finire in siti di organizzazioni che si dichiarano cabalistiche, ma che in realtà hanno trasformato questo antico ed affascinate studio, in una forma di New-Age.

Grazie a Marco Bertagna adesso ne sappiamo qualcosa di più anche noi !

Primissimo articolo 2006/2007

“assumerò la ragazza grassa…”

Il diavolo veste Prada, cronacha di una lavoratrice presso il demonio…

Così esordisce Miranda Priestly (una dinamica Meryl Streep) direttrice di Runway, la rivista di moda più potente d’America e non solo, quando le si presenta davanti la giovane neo-laureata, aspirante giornalista Andy Sachs (Anne Hathaway) , nel suo curriculum, nessuna pecca, ma…porta una 42 (ovvero la nuova 56) , non ha nessuna idea dello stile, non sa chi sia Mirando Priestly e soprattutto non legge e non sa nemmeno che cosa sia Runway, la nuova Bibbia della moda.
Malgrado ciò, Andy riesce a ottenere il posto di seconda assistente, o come la chiama Miranda, la nuova Emily (Emily Blunt) la quale è passata a prima assistente e non prende in simpatia, come
del resto tutto lo staff, la povera Andy, che vuole solo fare il mestiere per cui è arrivata a New York.
Purtroppo Andy non trova il sostegno necessario per svolgere “il compito che milioni di ragazze sarebbero disposte a uccidere pur di ottenere” neanche in casa, dato che il fidanzato Nate (Adrian Grener) non vede di buon occhioil suo nuovo impiego, per paura che si trasformi in una “tacchettina” (nel film vengono chiamate così le ragazze che lavorano alla rivista per il rumore dei tacchi sul pavimento quando camminano) .
Malgrado questi problemi Andy continua a lavorare, ed incominciano subito i primi fallimenti; dopo l’ennesima sgridata di Miranda e la fatidica scena del golf azzurro, Andy si rifugia da Nigel (un fantastico Stanley Tucci) il responsabile del guardaroba e dei vestiti per le modelle e lo staff.
Incomincia il cambiamento di Andy: CHANEL, VALENTINO, PRADA, MANOLO, JIMMY CHOO e tutte le altre griffe, fino ad allora a lei sconosciute.
Dopo questa metamorfosi, inizia una nuova visione del proprio lavoro da parte di Andy, sa che Gabbana si scrive con due “b”, sa mettere al posto giusto le riviste sul tavolo di Miranda, sa dove mettere il menabò a casa del capo, insomma riesce al meglio nell’occupazione che l’aveva tanto spaventata.
Ma la vita, come ben sappiamo, non è tutta rose e fiori, questa sua trasformazione sembra non rendere felice l’ unica persona che l’ aveva sostenuta fin dall’ inizio, il suo fidanzato, che sembra l’ unico a preferire la “vecchia” Andy alla nuova; Nate sembra tollerare il tutto fino al giorno del suo compleanno,che coincide con il galà di beneficenza di Runway.
La serata inizia già nel verso sbagliato, Andy infatti non avrebbe dovuto partecipare alla festa, doveva bensì tornare a casa a festeggiare insieme al compagno e a tutti i suoi veri amici…ma c’è un problema, Emily, la prima assistente è raffreddata e non può aiutare Mirando.
Si richiede una partecipazione di Andy alla festa, che con grande tristezza, avvisa il fidanzato di un suo probabile ritardo…
Ciò non fa che aggravare il già difficile rapporto…
Ma il peggio deve ancora venire, Emily ha un incidente stradale che le impedirà di recarsi a Parigi, durante la Fashion Week.
Andy è costretta ad accettare, ma saputa la notizia Nate decide di prendere una pausa (in poche parole si mollano!).
Una sera entra in camera di Miranda e la coglie in un momento di debolezza: in vestaglia, senza trucco, con gli occhi gonfi di lacrime per la notizia della richiesta del divorzio da parte del marito, e sarà proprio questo avvenimento che, trasformata non solo in una “tacchettina”, ma in una specie di Miranda…
Il film avrà un finale semi-positivo…con una punta di veleno alla Prestly!
Ma cosa ci vuole veramente dire questo film?
Ci viene subito da pensare al conformismo, al desiderio (quasi sempre delle donne) di voler appartenere e solamente di sognorare a un circolo superiore, fatto di abiti firmati, cene di gala e tutto resto considerato chic e glamour…
Io non la penso così, trovo che il personaggio di Andy si possa identificare con tutte quelle persone fragili e timide, dove poco per farle cambiate radicalmente e trasformarsi in ciò che non si vuole o si vuole essere…ed è qui che bisogna porsi una domanda, meglio far parte di un gruppo e non volerlo accetare o riconoscere o trasformarsi in qualcosa che non si è tanto per piacere agli altri?

Articoli

Publico in ordine crolologico i miei articoli da Gerolamo
spero vi piacciano

prima o poi pubblicherò anche quelli di catullando!

martedì 19 febbraio 2008

Bianca


Sei il colore che non ho
e non catturerò
ma se ci fosse un metodo
vorrei che fosse il mio
fanne quel che vuoi, di noi
me l'hai insegnato tu
se c'è una cosa che è immorale
è la banalità

lo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

sei il colore che non ho
e che vorrei essere io
ma se ti rende libera
ti regalo il mio

lo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

vedrai . . .

by Afterhours

venerdì 15 febbraio 2008

Angie

Prima o poi mi sparerai alle spalle, Angie
Credi in ciò che fai
Senza lacrime mi distruggerai
Laverai le tue mani rosse, Angie
Scuro più che mai
Senza lacrime ti addormenterai
Come mai, che ne sai, semmai,
Rido in lei semmai
Nei tuoi nei io mai
Lunedì è il giorno delle streghe, Angie
Sai come si fa
Senza lacrime, mi distruggerai
Ora mai, che ne sai, semmai
Rido in lei semmai
Nei tuoi nei io mai

by Verdena

giovedì 14 febbraio 2008

"con il piede straniero sul cuore..."

mercoledì 13 febbraio 2008
















immaginandomi molto lontano
fingo di provare nostalgia
immaginandomi molto lontano
fingo di voler tornare
ma sono qui, e desidero scappare.

giovedì 7 febbraio 2008

Heaven in Hell

no immagini

"it' s a war inside
it' s a war inside

HEAVEN IN HELL"

se per voi questo è l' infermo
chiedete alla polvere
che ogni giorno scappa
dal vero Inferno...
guardiamo di più la fortuna che abbiamo,
il paradiso dove viviamo,
perchè se fuori è inferno
basta stare dentro



martedì 5 febbraio 2008

Fatelo girare

UN FUTURO SENZA ATOMICHE

COMINCIAMO SUBITO


Campagna per una legge di iniziativa popolare
che dichiari l’Italia

“Zona Libera da Armi Nucleari”

Art. 1 - Obiettivi e finalità
1. Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato “zona libera da armi nucleari”.
2. Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari e di parti di armi nucleari non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.
3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

FIRMA ANCHE TU

Domenica 10 Febbraio dalle ore 9 alle ore 13

In:

Desenzano P.zza Malvezzi

Rivoltella Via Di Vittorio

Per ulteriori informazioni puoi visitare:

www.unfuturosenzatomiche.org

e contattare:

Beppe 3496404202

Luca 3382476454


domenica 3 febbraio 2008

Qual é la religione giusta per te?



















Qual é la religione giusta per te?


Il tuo risultato è Buddismo. Le tue credenze si avvicinano maggiormente a quelle del Buddismo. Fai qualche ricerca a proposito e considera l'eventualità di diventare buddista, se non lo sei già.
Buddismo
90%
Cristianesimo
85%
Confucianesimo
75%
Induismo
70%
Paganesimo
60%
Ebraismo
55%
Islam
55%
Agnosticismo
55%
Satanismo
50%
Paranormale
35%
Ateismo
25%
Oscar 2008

venerdì 1 febbraio 2008

Ri-cento

Dannatissima bozza...

adesso son 100!