mercoledì 24 aprile 2013

FVG

E' iniziato a piovere venerdì, forse segno di una tempesta che casualmente si stava abbattendo anche sul nostro partito. Oggi ero in università tenendo monitorati i risultati in Friuli Venezia Giulia e ad un tratto è uscito il sole e sullo schermo del mio computer, su Twitter è apparso il post "Debora Serracchiani eletta presidente della Regione FVG" 
ANCHE DOPO UNA TEMPESTA ESCE SEMPRE IL SOLE!

sabato 7 aprile 2012

What Goes Around, Comes Back Around !

lunedì 19 marzo 2012

Mi sono lamentato per tanto tempo, sono stato triste per troppe cose, ho provato nostalgia per persone a cui non sono mai mancato.
Credo che tutto accada per una ragione, credo che l'esperienze più tragiche però possano avere in serbo per tutti i regali più belli.

venerdì 30 dicembre 2011

Crediamo sempre di avere occasioni, viviamo la vita sognando il futuro ma spesso il destino o qualcuno di più potente ci mandano segnali che ci fanno capire quando debole sia il nostro vivere... L'augurio per il nuovo anno? Concentrarmi sui miei obiettivi che ne ho tanti e vivere giorno per giorno!

sabato 19 novembre 2011

Ho messo via ricordi, persone, situazioni, drammi e risate.
Impacchettato tutto e spedito alla zona più nascosta dei ricordi.
Io continuo ad andare avanti, tanto la strada la conosco.

domenica 10 aprile 2011

.

Ogni volta mi ripropongo di aggiornare ogni giorno il blog.
Non lo faccio mai, passano i mesi ma è l'unico modo che ho di scaricarmi.
Non so cosa darei perchè tu possa leggere queste parole, ma lo vorrei tanto.
Non ti dimentico, non smetto di volerti bene, non mi arrendo alla nostra amicizia.
Ci tengo, tu potevi capirmi, io posso capirti.
Solitamente vogliamo più di quello che già abbiamo, io ho tanti amici ma volevo anche te nella mia vita.

Comprendimi, accettami perchè io posso comprenderti e accettarti veramente.

venerdì 7 gennaio 2011

Questo 2010 ho chiuso con 3 persone
Fa male, m'illundo che vada meglio così ma non è vero.
Tornerete da me?

giovedì 16 settembre 2010

boh sinceramente adesso vorrei essere del 1993 e credere di non avere ancora tutta la vita davanti.
fra 365 giorni vorrei essere pronto a quello che mi aspetta, avere ancora un anno per pensare
desideriamo tanto le cose e quando le otteniamo ci rendiamo conto che non siamo poi così preparati
che forse non le vogliamo poi così tanto.

martedì 15 giugno 2010

Non sono più gli anni in cui le Wiston Blue costavano 3 e 40.

venerdì 4 giugno 2010

Volere?

Un detto vecchio quanto il mondo dice che l'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re.
Ma ad un certo punto della nostra vita bisogna giungere ad un compromesso con ciò che vogliamo;
E devo dimostrartelo adesso, ad ogni costo!
Perchè se il tempo passa così velocemente potrebbe essere troppo tardi.

VelaGoa:)

Basta una birretta,
un'ora e mezza in compagnia
e le mie solite foto
per trasformare quella che era una giornata no
in un serata sì (TANTA ROBA aggiungerei io)

Notte del 2 giugno 2010

Se fossi sceso subito dalla macchina:
adesso me ne starei già a dormire, dopo aver fumato l'ultima sigaretta.
Non ci sarebbe stato quel video,
quel campanello, la nostra corsa
e tutti gli altri elementi
che concludono sempre le nostre nottate.
Ma per fortuna c'è tutto,
come memoria dei nostri giorni,
i nostri giorni migliori.

giovedì 27 maggio 2010

US

Ultima sigaretta, poi ti giuro vado.

Siamo così
puntualizzando sempre quel noi,
quel noi che ogni giorno ci fa capire
che ci apparteniamo

Queste cose tu lo sai non si possono dire con le parole,
ma solo vivendo così
solo essendo noi,
non noi stessi
ma
NOI

lunedì 17 maggio 2010

panic

Sento di essere in ritardo con il mondo e di andare in continuazione alla ricerca di una cosa che tanto non potrò raggiungere, ma sarà mia o no la vita?
Mi è stata data una testa dura e l'unica cosa che adesso può aiutarmi è ascoltarla.
Ho paura di avere 60 anni domani e dirmi "Che cos'ho fatto?"
Ma ho ancora più paura di avere anche solo 20 anni domani e non vederti più!
Perchè con tono confidenziale e poco adeguato ti dico solo una cosa:
tu sei stato tutto ciò di cui avevo più bisogno in un periodo della mia vita,
e l'averti nel mio cammino è una delle emozioni più belle che si possano vivere.
Vorrei rivederti tra 20 anni e vedere che nulla è andato perduto ma che siamo sempre gli stessi.

martedì 4 maggio 2010

:)

Non ricordo chi disse che ridere fosse il modo migliore per perdere caloria, comunque aveva perfettamente ragione.

For N.

Sono fiero di te e sono contento che tu mi veda come un modello da seguire.

Mi piace essere il tuo punto di riferimento, farti capire che io sono il tuo fratellone;

Un punto di riferimento che non ti abbandonerà MAI.

anger is gone

La rabbia è andata,
con una nuova sicurezza
HO VINTO LA MIA BATTAGLIA
la fine della guerra è lontana
ma
TI DIMOSTRO
cosa posso fare,
quanto posso valere,
chi sia Io veramente.

lunedì 3 maggio 2010

Finalmente ho ritrovato la penna,
per tornare a scrivere
°Quello che mi passa per la testa°

If...

Non è andata come pensavo
o meglio non è andata come speravo.
FORSE
non faccio al caso tuo
FORSE
non fai al caso mio
FORSE
i nostri destini non erano destinati ad incrociarsi .
Ma così è stato.
LA VITA NON è FATTA PER ESSERE UN FORSE!!
Devo riuscire a capire cosa tu veda in me.

Non mi noti?

Quell'inspiegabile bisogno
que bisogno di riuscire
riuscire a dimostrare
a dimostrare a te
ciò che sono in grado di darti
perchè ora come ora
ho solamente bisogno
di dirtelo
e
di fartelo sapere

30/04/2010




































sabato 8 agosto 2009

domenica 23 novembre 2008

da mesi non scrivo...
sarò vuoto?
No, penso di no...
"Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo"

venerdì 14 novembre 2008

Yellow

Look at the stars,
Look how they shine for you,
And everything you do,
Yeah they were all yellow,

I came along
I wrote a song for you
And all the things you do
And it was called yellow

So then I took my turn
Oh all the things I've done
And it was all yellow

Your skin
Oh yeah your skin and bones
Turn into something beautiful
D'you know you know I love you so
You know I love you so

I swam across
I jumped across for you
Oh all the things you do
Cause you were all yellow

I drew a line
I drew a line for you
Oh what a thing to do
And it was all yellow

Your skin
Oh yeah your skin and bones
Turn into something beautiful
D'you know for you i bleed myself dry
For you i bleed myself dry

Its true look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine
look at the stars look how they shine for you

by Coldplay

domenica 21 settembre 2008

E adesso tutti se ne vanno,
verso il futuro,
verso il domani,
che ci sembra ancora ignoto...
Io rimango qui,
ancora fermo,
stabile in un presente
che sembra infinito.
Forse è il mio compito,
forse è il mio obiettivo,
stare sempre fermo...
né al punto di partenza
e
né al punto di arrivo,
ma a metà strada.

giovedì 18 settembre 2008

Non capita a tutti di sentirsi leggeri?

mercoledì 6 agosto 2008

Fermati! Calmati!
Rifletto in un silenzio lacerato dal tempo,
dalla paura e dal rumore.
Cerco tranquillità,
illudendomi

venerdì 25 luglio 2008

Maynooth II° turno 09/07/08-23/07/08


E' strano come in due settimane,
tra 170 persone si possano creare rapporti così...
tante lacrime e abbracci il giorno della partenza,
ma un' unica grande speranza...
Quella di rivederci

Forse rimarrà tale,
ma poco importa
perchè io preferisco sperare

Charlie fa surf-Baustelle

Vorrei morire a quest’età.
Vorrei star fermo mentre il mondo va.
Ho quindici anni.
Programmo la mia drum-machine. E suono la chitarra elettrica.
Vi spacco il culo.

E’ questione d’equilibrio.
Non è mica facile.

Charlie fa surf.
Quanta roba si fa.
MDMA
Ma ha le mani inchiodate.
Se Charlie fa skate, non abbiate pietà.
Crocifiggetelo.
Sfiguratelo in volto con la mazza da golf.
Alleluja, alleluja.

Mi piace il metal e l’ r’n’b.
Ho scaricato tonnellate di filmati porno.
Vado in chiesa e faccio sport.
Prendo pastiglie che contengono paroxetina.

Io non voglio crescere.
Andate a farvi fottere.

Charlie fa surf. Quanta roba si fa. MDMA
Ma ha le mani inchiodate
da un mondo di grandi e di preti. Fa skate.
Non abbiate pietà.
Una mazza da baseball.
Quanto bene gli fa. Alleluja, Alleluja.

domenica 22 giugno 2008

Quinto ed ultimo articolo gerolamo 2007/2008

There is a way to be good again…

Esiste un modo per tornare ad essere buoni…


Un romanzo che è ancora ai vertici delle classifiche mondiali, il libro più venduto degli ultimi anni, il best seller più letto e più amato dei nostri tempi, un libro indimenticabile, splendido, toccante, una storia tragica e di speranza…
Sono queste le varie lodi attribuite al libro “Il Cacciatore di Aquiloni” di Kalhed Hosseini, edito in Italia da Piemme e la cui trasposizione cinematografica è uscita nei cinema .
Il film è diretto da Marc Foster, già regista di pellicole apprezzate dalla critica come Neverland e Monster’s Ball.
Fedele al libro, bellissima colonna sonora, ben interpretato, commovente, coinvolgente, la versione cinematografica dona due ore di film che passano in fretta senza annoiare lo spettatore.
Ho adorato il libro, una storia tragica ma che nasconde dentro di sé un sottofondo di speranza, un libro forte, scritto in maniera scorrevole, ma un vero pugno allo stomaco per la pesantezza di certi contenuti.
E il regista non ha deluso le mie aspettative, facendomi rivivere gli stessi sentimenti provati durante la lettura del libro.
La storia inizia con Amir, afghano emigrato negli Stati Uniti che vede finalmente pubblicato il suo primo libro, riceve una telefonata da un caro amico di famiglia che lo invita a tornare in Pakistan, per poi dirigersi in Afghanistan, dove dovrà ripercorrere un passato che credeva di aver dimenticato.
Così Amir rivive la sua infanzia a Kabul, il rapporto instabile con il padre, le prese in giro dei compagni più grandi e la profonda amicizia che lo lega ad Hassan, il figlio di Alì, il servo hazara del padre.
Durante la gara invernale di aquiloni, vinta da Amir, Hassan rimane vittima di una tragedia, che cambierà per sempre il rapporto tra i due amici e finirà per dividerli per sempre.
Durante l’invasione sovietica Amir e suo padre fuggiranno negli Stati Uniti e qui si dovranno costruire una nuova vita, ma come tutti gli immigrati afghani che grazie alla loro ricchezza sono riusciti a raggiungere l’America, dovranno fare i conti con una relatà difficile, fatta di sacrifici, piccoli lavori e lontana dai lussi a cui erano abituati.
Amir si sposa con Soraya, emigrata anche lei e inizia a comporre il suo primo libro.
I due non hanno figli, muore Baba, il padre di Amir, e qualche anno dopo finalmente il protagonista riesce a pubblicare il suo primo libro.
E’ proprio a questo punto che riceve la telefonata…
A parlare, dall’altra parte della cornetta, è Rahim Khan, migliore amico e socio in affari Baba che in più occasioni si è rivelato essere anche grande amico e confidente di Amir, i due infatti sono accomunati dalla passione per la scrittura e la letteratura.
Sarà questa telefonata a far sì che Amir ritorni in Afghanistan e ripari gli errori del passato, è questo il modo che gli consente di ritornare buono.
Il film ha ricreato l’atmosfera del libro con grande semplicità, senza l’utilizzo di particolari effetti speciali o sonori, forse il regista per una necessità narrativa e di rispetto dei tempi cinematografici, a parer mio, ha un po’ troppo velocizzato la narrazione, non sottolineando alcuni passaggi del libro, che nella loro tragicità e durezza permettono però di capire meglio lo spessore psicologico dei personaggi.
Al regista Marc Foster vanno le lodi per essere riuscito a fare di un capolavoro letterario un capolavoro cinematografico.
Consiglio a tutti la visione del film, ma prima di tutto la lettura del libro che, anche se molto forte, fa apprezzare ancora di più la pellicola.

Giuseppe Visonà

Quarto articolo gerolamo 2007/2008

Grida dal tetto del mondo

Tibet.
Capitale: Lhasa, Tipo di amministrazione: Regione Autonoma, Superficie: 1.228.400 kmq, Popolazione: 2.670.000, Densità: 2,2 ab. per kmq…
Pochi dati, poche cifre per descrivere una regione millenaria.
Migliaia di anni di storia congelati in un ghiacciaio sul tetto del mondo.
Qui tutto sembra fermo, completamente isolato dal resto del pianeta, un’oasi protetta da mura di montangne, l’Himalaya che l’hanno tenuto nascosto e al sicuro dal mondo di fuori.
Un regno fatto di religione, preghiera, valori, principi, monaci e inni.
Un mondo di tradizioni, miti e leggende.
Un mondo che sembra quasi inventato, ma che in realtà esiste, o meglio è esistito.
La storia del Tibet è incerta, le sue radici si perdono qualche secolo prima di Cristo e trovano fondamenta nelle varie invasioni mongole e cinesi che conquistarono la regione e la proclamarano come regione dell’impero cinese.
Nella seconda metà del 1500 fu stabilita la linea del Dalai Lama, nel 1600 il quinto Lama (Lozang Gyatso) prese il potere e nello stesso anno la carica divenne ufficiale, grazie al riconoscimento dell’imperatore cinese.
Dal 1600 , appunto, al 1951 i Dalai Lama rappresentavano il potere politico, religioso e amministrativo dello stato tibetano.
Nel 1912 però il XIII Dalai Lama (Thubten Gyatso) dichiarò l’indipendenza dalla Cina.
In questi anni il Tibet ottenne la piena indipendenza da Pechino, ma nessuna nazione lo riconosceva come stato autonomo.
Nel 1950 gli stati occidentali erano tutti interessati alla guerra di Corea, questa fu un’ occasione d’oro per l’ esercito cinese che decise d’invadere il Tibet, 40.000 soldati dell’esercito di liberazione popolare frantumarono l’esercito tibetano uccidendo 8.000 soldati.
L’America e l’Europa Occidentale non s’interessarono alla faccenda trattandola come una questione interna cinese ( in effetti la Cina non era riconosciuta dagli stati capitalisti).
Nel 1950 il XIV Dalai Lama, sebbene non ancora maggiorenne, divenne a pieni titoli capo politico e religioso del suo stato, ma l’esercito cinese che si trovava sul territorio gli impedì di governare, così fu obbligato a firmare il famoso trattato dei 17 punti che obbligarono il Tibet ad arrendersi a Mao e alla Cina.
Nel 1955 iniziarono le prime rivolte da parte dei monaci tibetani e della popolazione locale, fin dagli inizi gli Stati Uniti vollero aiutare la rivolta tibetana e inviarono agenti CIA per “allenare” la milizia locale.
Ad ogni rivolta organizzata dal popolo, i cinesi risposero con l’impiego di un maggior numero di soldati ,ne utilizzarono migliaia e migliaia di soldati, che provocarono la morte a decine di migliaia di civili.
Il Dalai Lama fuggì nel 1959 e si recò in esilio in India dove ha dato origine allo stato autonomo del Tibet e da allora professa la pace e la non violenza, questa sua politica gli è valsa il premio Nobel per la pace nel 1989.
Gli anni della rivoluzione culturale segnarono una tragedia per la cultura tibetana, i templi furono distrutti e dissacrati, e da quel momento il Tibet diventa una regione cinese, soggetta a continui maltrattamenti.
L’interesse dell’opinione pubblica torna sui monti dell’Himalaya nei primi mesi del 2008 quando iniziano a circolare in tv e su internet immagini di tortura da parte dell’ esercito cinese sui civili tibetani.
La Cina ha smentito tutto a riguardo, ma le immagini continuano a girare e adesso gli attivisti pacifisti hanno proposto di boicottare i giochi olimpici di Pechino.
Ciò è solamente una trovata pubblicitaria per contrastare la supremazia cinese nei confronti dell’ occidente o una vera e propria rivoluzione popolare?
La risposta si può leggere solamente negli occhi del popolo tibetano che da oltre 50 anni si trova rinchiuso in uno stato che non è il proprio.

Giuseppe Visonà


domenica 15 giugno 2008

Bagatta awards 2008

Mi dispiace per Chiara... Ma è arrivato il mio momento di gloria!
Ed ecco che il signor Giuseppe Visonà è stato eletto nelle seguenti categorie:

Mister non mi faccio mai i fatti miei,
Mister Gossip,
Mister Logorroico.

Bene ora che ho potuto scriverlo se volete vedere le fasce fatemelo sapere...

sabato 14 giugno 2008

dopo un mese d'assenza (due settimane a causa del latte che dal mio bicchiere è finito sul computer...)
torno a cercare di combinare qualcosa
sperando stavolta di riuscirci...

mercoledì 14 maggio 2008

sabato 3 maggio 2008

Terzo articolo gerolamo 2007/2008

Chiedi alla Polvere


Riflessione sull’ Africa e sul nuovo anno: periodo di elezioni, di cambiamenti e di guerre.
Avvenimenti che sembrano lontani, ma che vivono con noi ogni giorno.


Nessuna zona dell’ Africa si salva…Un’ enorme nuvola di polvere si espande nell’ aria, intossica la gente, fa lacrimare le persone, inquina, rovina, distrugge….
Dopo che passa lascia sulla sua scia di polvere corpi spezzati, case rase al suolo e migliaia di persone che devono abbandonare la propria casa, la propria città e talvolta la propria famiglia con la quale non si ricongiungeranno più.
Accade in Kenya, in Congo, in Angola, in Sudan... Accade in Africa.
Lontano, lontano, molto lontano, le notizie degli scontri continui ci arrivano come echi attraverso le pagine dei giornali e da qualche servizio alla tv, magari in particolari orari molto notturni può venire trasmesso qualche speciale, l’importante che sia tardi, per non svegliarci.
E ci si chiede, se tutto il mondo è civilizzato, perché accade tutto ciò? Perché in Africa è impossibile svolgere delle normali elezioni?
Elezioni? Elezioni?
Quegli avvenimenti non sono degni di essere chiamati elezioni!
Più della metà del continente è in mano a sessantenni che hanno preso il potere vent’ anni fa e non hanno ancora lasciato la loro poltrona, ( forse anche l’Italia con la sua gerontocrazia in realtà segue il modello africano?).
Gli stati sono diversi, le etnie sono diverse, le religioni, le lingue tutto differente, come si può parlare di Africa, ma di Afriche.
Vi sono paesi comandati da capi militari, da autorità religiose o da rappresentanti delle etnie dominanti.
Così ogni volta che un dittatore crolla, affoga insieme a lui la sua etnia: ed è l’ inizio della polvere: l’ inizio dei massacri, del terrore e della fuga.
Si fugge con ciò che si può, con chi si può per raggiungere le oasi della pace e della serenità, e qui entriamo in gioco tutti noi, quelle guerre così lontane fanno sì che i visi“scuri” diventino più vicini.
Ma noi preferiamo continuare a crederle lontano, come se non fossero mai venuti a contatto con noi…
Convivere ogni giorno con chi è scappato da “polveriera” ci deve far riflettere , perché se noi consideriamo la nostra informazione un inferno, dobbiamo vedere le lacrime di chi piange ogni sera per l’ inferno che ha visto, ma non riusciamo a vederle perché scendono su guance scure.

Secondo articolo gerolamo 2007/2008

La scienza, l’ arte, l’ ingengo

Breve descrizione delle visita alla mostra di antichi strumenti scientifici del nostro Liceo.
Un ventina di visitatori per volta, tre o quattro ragazzi a guidarci, un’ insegnante sempre pronta a chiarirci le idee ed a giungere in aiuto alle guide…
E’ questo l’ accogliente scenario al quale si assiste durante la visita “La scienza, l’ arte, l’ ingegno” presso la Galleria civica Gian Battista Bosio, Palazzo Todeschini in piazza Malvezzi.
Protagonisti della mostra sono tutti i vecchi, dimenticati, e ora risorti strumenti scientifici per lo studio della fisica e per realizzare esperimenti del Laboratorio di Fisica.

Lasciati a lungo a prender polvere allontanando da se stessi l’ attenzione degli altri, hanno trovato nelle professoresse di matematica e fisica Malegori, Passeri e Zamboni delle “Tutrici”.
Il prof. Mirco Antiga, già professore di Matematica e Fisica presso il nostro Liceo, è stato prezioso coordinatore dell’impresa che ha portato al restauro dei preziosi strumenti ,alcuni dei quali risalgono all’inizio ‘800.
Il restauro è stato curato da una associazione di volontari, l’ A.R.A.S.S. di Brera.
Dopo aver recuperato e sistemato gli strumenti trovati all’ interno della scuola, con l’aiuto della precedente amministrazione si è dato via al progetto di una mostra, progetto realizzato con il contributo dalla nuova amministrazione e l’esposizione si è arricchita di uno spazio laboratoriale di indubbia valenza didattica.
Dopo una prima visita ai vari strumenti, sotto la guida dei ragazzi e della prof. ssa Malegori (il giorno in cui siamo andati c’ era lei) abbiamo assistito a vari esperimenti.
E’ una visita molto piacevole, nonostante non studi fisica sono rimasto molto colpito da questo mondo, il mondo della fisica fatto di calcoli e un po’ di “magia” .

Giuseppe Visonà

lunedì 14 aprile 2008

Cosa volete che vi dica,
ci ho creduto,
ci abbiamo creduto,
ho sperato,
abbiamo sperato...
Abbiamo perso,
questo è il dato di fatto.
Ma questo è soltanto l' inizio,
un glorioso e vittorioso inizio!

domenica 13 aprile 2008

Canto-Marlene Kuntz




















Sto perdendoti
e quando accadrà
il demonio del grande rammarico
il mio girovagare dovrà
fuggire ovunque,
inseguito dalla colpa

Di quel che sciupai
ben più sciuperò
fra i timori e l'inettitudine,
e a ogni persa occasione o viltà
la tua fine in me
crescerà come un'onta.

Canto il bene che ti vorrei,
chiuso tra le catene
di un' incomprensibile prigione che mi opprime.

Canto il nulla che prenderai
dalle folli mie pene,
e non mi è di consolazione sapere
che son figlie anch'esse di te.

Stai guardandomi...
Ti sento...lo sai?
ma non serve a farti raggiungere
da un afflato di umanità.
E apatia ti dò,
anelando alla dolcezza.

Canto...

...aspettando giovedì!!!

martedì 8 aprile 2008


























mi sento invisibile,
anzi credo di esserlo del tutto...
ehi! ci sono! esisto anche io!
è brutta situazione,
ma è peggio
quando sono le persone che ti circondano
a convincerti di questo

martedì 1 aprile 2008

Basta!!!

Sono veramente stufo di una cosa, sentire continuamente dai miei coetanei ripetere "Io non credo più nella politica", "Sono sempre gli stessi bugiardi", "Tanto vince Berlusconi..."

BASTA!!!!!!!


Ma ciò che mi fa più inca...sì avete capito sono stati i discorsi fatti da Beppe Grillo in un filmato fatto vedere ieri sera ad Annozero, nel quale il noto personaggio inneggiava al diritto di Non-voto, non che ci sia niente di sbagliato nel decidere di non votare, ma è sbagliata la sua ragione: l' inesistenza di un' ideologia.
I programmi politici non sono, come dice Grillo, tutti uguali diversi solo nel simbolo; si differenziano tra di loro secondo i valori che preferiscono sottolineare e far emergere, i punti in comune sono spesso messi in posizioni diversa a seconda dell' importanza che per il partito ha la questione.
Tornare ad un passato FascistiVs.Comunisti non credo sia la situazione migliore: entrambe le ideologie nel corso della loro storia hanno dato prova di riuscire solamente ad eliminare qualsiasi ideologia differente al regime.
I partiti che si sono candidati alle prossime elezioni basano il proprio programma e la propria politica su valori, modi di agire e di pensare differenti.
Soltanto perchè molti politici non si definiscano Fascisti o Comunisti non fa in modo che i partiti politici non abbiano più un' ideologia, ma anzi danno prova che la politica non può più essere divisa in Destra/Fascismo e Sinistra/Comunismo, fortunatamente.

Io sono qui, io sono Pd

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

domenica 23 marzo 2008

Incontro del 26/03

Vi ricordo che Mercoledì 26 marzo alle ore 20 presso l' oratorio Giovanni XIII in piazza Garibaldi si terrà l' incontro dei giovani democratici, poi parlerà la Binetti.
Sono invitati tutti i ragazzi che hanno votato alle elezioni e chiunque sia interessato!

Vi aspettiamo numerosi!!!!

mercoledì 19 marzo 2008

Giovani Democratici

Gruppo giovani del Partito Democratico di Desenzano del Garda

Il 27 febbraio 2008 si è riunito per la prima volta il gruppo Giovani del Partito Democratico di Desenzano.
Siamo un gruppo di amici, che condividono gli stessi valori e le stesse speranze. Ci sta molto a cuore l’avvenire della nostra città e il nostro futuro, nel senso più pieno e vero della parola.
Crediamo che questo partito nuovo, nato da poco, possa dare tante risposte alle nostre domande e riponiamo in esso grandi aspettative !
Il Partito Democratico dovrà essere il partito adatto a noi, il NOSTRO partito e per fare in modo che ciò accada ci impegneremo fortemente nelle sue attività, per viverlo e farlo vivere sempre di più !
La serata del 27 febbraio, con un primo incontro nella nuova sede del Pd, a cui è seguita una piccola cena, è stata un bel momento per conoscerci maggiormente, scambiarci idee, proposte ed esprimere le nostre speranze.
Vogliamo diventare sempre di più: questo non per puro spirito “elettorale” e di ricerca di consenso, ma perché crediamo che più saremo, meglio sosterremo le nostre idee e daremo loro grande forza! E anche perché siamo e vogliamo essere sempre di più un grande gruppo di amici !
Nel nostro percorso siamo guidati dall’esperienza e dalla saggezza di Valeria Saretto, che con i suoi consigli e il suo entusiasmo ci dà un forte sostegno.
Il prossimo incontro si terrà mercoledì 19 marzo, alle ore 18.30, presso la sede del Pd in via Gramsci 53, a Desenzano. L’incontro è aperto a tutti i giovani che sono simpatizzanti o desiderano conoscere meglio noi e questo partito. Sarà l’occasione per discutere della campagna elettorale in corso e delle imminenti elezioni politiche.
Sabato 29 marzo ci troviamo alle ore 8 al parcheggio delle piscine comunali di Desenzano: andiamo a Brescia ad ascoltare Walter Veltroni ! La partenza di buon mattino è dovuta al fatto che l’ingresso al Palatenda (luogo dove si svolgerà l’incontro con Veltroni) è libero, quindi chi prima arriva prima avrà il posto.
La nostra sede è aperta il martedì e il venerdì dalle 17 alle 19.
Quando vuoi, passa pure dalla sede, troverai spesso uno di noi !

Ti aspettiamo !!

Il gruppo Giovani Partito Democratico di Desenzano del Garda


mercoledì 12 marzo 2008

Urlai
contro quel mondo ingiusto,
che non faceva altro che deludermi
Rimasi senza voce,
e da quel momento ho iniziato a scrivere

giovedì 6 marzo 2008

Non prendetela come affermazione fascista! :)

MEMENTO
AUDERE
SEMPER

Continua a ricordare, continua ad osare

lunedì 25 febbraio 2008


poca ispirazione, in una mattinata con la nebbia...


Oscar 2008

And the winners are...

sabato 23 febbraio 2008

Eccoci!

Ci siamo anche noi!

Ogni bellezza racchiude un canto...

giovedì 21 febbraio 2008


Vago alla ricerca di molte cose,
cerco me stesso,
gli altri,
le risposte e le domande.
Vago senza alcuna meta,
sperando di trovare qualcosa

mercoledì 20 febbraio 2008

Primo articolo 2007/2008

L’ eccellenza che fa paura

Riflessione sul suicidio di Diego, quinidcenne ginnasiale che si è tolto la vita a causa degli isnulti ricevuti dai compagni di classe

E’ il 31 ottobre, il corpo senza vita di Diego viene mosso dal vento, perfetto scenario per la notte delle streghe, notte festeggiata da tutti gli adolescenti con feste, scherzi e pigiama-party…
Diego non è lì, non è insieme ai suoi coetanei a chiaccherare e guardare film horror, si trova invece attaccato per il collo a un albero nel giardino di sua nonna.
Perché mai un ragazzo di soli quattordici anni ha dovuto compiere un gesto tanto estremo?
La madre non lo sa, lei, l’ unica persona che gli sia stata vicina, non sa rispondere, non ci può credere, non può pensare in un momento come questo alle ragioni di suo figlio, rivede la vita di suo figlio, ora morta impiccata a quell’ albero.
Diego, un ragazzo da 9, V ginnasio, la scuola per “secchioni”, la scuola dove tutti i ragazzi indipendentemente dalla loro media sono seri, studiosi e motivati.
Ci viene dunque da pensare che Diego fosse un leader, gioia degli insegnanti e modello per tutti i suoi compagni; ma lui, un ragazzo da 9 si è ritrovato con 0 voti.
E’ il giorno di Halloween, ma nel liceo classico di Ischia, neanche una decina di alunni per classe è il giorno delle elezioni,le grandi ed importanti elezioni studentesche dove tutti gli alunni hanno diritto di voto e di far valere almeno per un giorno, uno soltanto, i propri diritti.
Anche nella classe di Diego ci sarà stata agitazione, i vari candidati, tra cui Diego assistono allo spoglio dei voti, uno 4, l’altro 3, questo qua 2 e così via…
Ma Diego 0, neanche una persona ha osato votarlo, nessuno lo stima, nessuno lo considera un valido rappresentante, forse è troppo studioso, forse gli altri candidati sono più spontanei e meno timidi nel parlare con gli insegnanti, ma ciò non toglie che adesso Diego non c’è più, che per colpa di quei voti inesistenti un ragazzo ha chiuso definitivamente con la sua vita…
La madre parla con la polizia e rende noto che il figlio le aveva parlato di molti disagi che viveva nella classe a causa dei rapporti con i compagni, rapporti poco piacevoli, rapporti basati sugli scherzi crudeli, sugli insulti e sull’ indifferenza generale.
La madre lo rende noto alla polizia, come lo aveva già reso noto agli insegnanti, ma nella vita di Diego non era cambiato nulla.
Gli insulti erano continuati, fino a quelle maledettissime elezioni che hanno fatto definitivamente esplodere la fragilità di Diego portandolo a compiere il gesto estremo .
La polizia indaga, vengono ascoltati i professori e gli insegnanti e le indagini portano le forze dell’ ordine a due ragazzi e una ragazza che ora sono indagati per induzione al suicidio.
La notizia è resa nota, ne parlano i telegiornali, tre 15enni hanno indotto un coetaneo al suicidio, non è stata quindi la pazzia di Diego, ma la pazzia o l’imbecillità di qualcun altro.
Gli altri alunni scrivono una lettera straziante alla madre del ragazzo, che mi auguro che la madre abbia bruciato senza neanche averla letta, dove ripongono le loro dolci parole di ipocriti pentiti, non si erano mai accorti di niente, i docenti non si erano mai accorti di niente, nessuno si è mai interessato alla vita di Diego, nessuno avrà pianto veramente al suo funerale, esclusa la madre che fu l’ unica a provare a far cambiare il verso delle cose.
In quel liceo, un liceo dove pensate neanche i “Seci” hanno diritto ad essere “Seci” il gesto di Diego non è stato il primo, è stato il quinto e soltanto dopo aver avuto la poco gradita attenzione della stampa, preside ed insegnanti hanno iniziato a prendere provvedimenti.
Cinque vite spezzate, ci sono voluti cinque casi per aprire gli occhi al mondo degli adulti che invece di avvicinarsi alle incertezze, alle paure, alle delusioni e alla solitudine che pervadono il mondo di noi ragazzi si allontanano sempre di più ogni anno che passa.
L’ impiccagione di Diego e tutto ciò che vi è legato non ci può che far capire quanto al giorno d’ oggi neanche la scuola sia un luogo dove i ragazzi siano liberi di essere se stessi, venendo rispettati e amati.E così si rivela che parola che identifica la scuola non è la tanto decantata meritocrazia, ma l’ indifferenza.



AUTOSTIMA: il mio pezzo preferito

Terzo ed ultimo articolo del 2006/2007

IL NUOVO VOLTO DELLA TRASGRESSIONE

Con l’uscita di Borat nelle sale cinematografice Sacha Baron Cohen ha raggiunto fama, notorietà, successo e critiche.
Ma lui non è un semplice comico, lui non scherza!
Nato in Inghilterra nel 1971 da un famiglia gallo-israeliana di ebrei ortodossi, Sacha il più giovane dei fratelli raggiunge la notorietà alla fine degli anni 90 con il programma satirico “Da Ali G Show”, nel quale intervista persone, famose e non, ignare di essere riprese da una telecamera.
Il primo personaggio comico con il quale si fa conoscere è Ali G un M.C. (sigla che identifica un rapper che pratica il freestyle) che aspira a diventare gangster, è una parodia di numerosi rapper americani conosciuti per i numerosi problemi legali.
Nel 2001 conduce gli MTV Europe Music Awards a Francoforte, uno show esilarante dove la comicità regna sovrana.
Dopo questi successi europei produce, scrive ed interpreta il film “Ali G Indahouse” e porta la sua comicità tendente alla trasgressione anche oltre oceano.
Nel settembre del 2005 l’emittente televisiva MTV riaffida la conduzione degli Europe Music Awards al comico.
Egli si presenta nei panni di Borat Sagdiyev un giornalista kazako, lo show supera di gran lunga la linea del pudore: è trasgressione allo stato puro, politicamente scorrettissimo, definisce i Colplay delle “donne”, chiama “sgualdrine” le PussycatDolls e “travestito” Madonna; ma questo era solo l’inizio.
Nel 2006 negli Stati Uniti esce il suo secondo e acclamatissimo film: “Borat: studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”.
Dopo essersi piazzato alla numero 1 in America e aver procurato a Sacha un Golden Globe (per il migliore attore protagonista in un film musicale o commedia) e una candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura, il film conquista l’Europa e l’Italia incassando numerose critiche che non arrestano il fenomeno Borat e l’ enorme successo di Cohen.
Il film, un falso documentario, racconta l’avventura di Borat giunto in America per studiarne gli usi e costumi. Qui si innamora di Pamela Anderson, e intraprende un viaggio in California; ma l’America non è il Kazakistan, e lo sfortunato giornalista si renderà conto delle diversità dei due Paesi.
Come ogni lavoro firmato Cohen la pellicola spezza il filo che separa la comicità dalla trasgressione, è ripetutamente offensivo verso donne, ebrei, zingari e omosessuali.
Viene poi eseguita un’irriverente presa in giro della società repubblicana americana, ma solo per creare un fenomeno trasgressivo, il film non promuove alcun messaggio sociale, certo può far riflettere, ma prima di tutto deve far ridere!
Dopo aver incassato milioni di dollari e aver chiuso il capitolo Borat (sperando comunque in un suo ritorno futuro) ecco una piccolissima chicca per i fans, ma anche per chi non è riuscito a gustarsi fino in fondo questo successo (ovvero a chi non è piaciuto questo film e questo personaggio): il genio Sacha ha in lavorazione un nuovo film in uscita per il 2008 dove il protagonista sarà Bruno, un giornalista gay austriaco esperto di moda, preparatevi!

Secondo articolo 2006/2007

I misteri della Cabala

Sappiamo che Madonna la professa e ha litigato con Britney Spears per un suo rifiuto di praticarla, sappiamo che è qualcosa che c’entra con l’ebraismo, ma più di così basta. La Cabala rimane qualcosa di oscuro e affascinante nello stesso tempo, così la mia curiosità mi ha spinto a fare qualche ricerca su questo culto la cui storia e tradizione vivono tra realtà e divino…
Per questo motivo ho deciso di farmi aiutare da un ex-bagattiano, Marco Bertagna, giovane laureato a Venezia in “ Lingue e culture orientali “e specializzato proprio in ebraico, che attualmente tiene , con successo , un corso serale di ebraico a Desenzano proposto dal Centro di Cultura “Stefano Bazoli”.

Innanzi tutto, partendo dal principio, che cos’è esattamente la Cabala?

Il termine Cabala deriva da un verbo ebraico che significa “Ricezione”, da qui possiamo intendere che è qualcosa che ha a che fare col tramandare oralmente, di padre in figlio.
Gli studiosi hanno diviso il rito della Cabala in due differenti modalità di praticarla:
-la Cabala Teosofica, si tratta della lettura e della ricerca nella Torah (il libro sacro dell’Ebraismo che corrisponde ai primi cinque libri della Bibbia) dei messaggi lasciati da Dio durante la creazione. I cabalisti studiavano il valore numerico di ogni parola(in ebraico ad ogni lettera corrisponde un numero e la scienza che studia queste corrispondenze si chiama Ghematria) e quindi facendo dei calcoli potevano riconoscere l’uguaglianza di alcune parole e ciò invogliava alla ricerca di un messaggio e di un significato;
-la Cabala estatica, invece, riguarda le pratiche e i riti che gli studiosi cabalisti dovevano praticare per riuscire nell’ascesa verso Dio.
Entrambi i modi di praticare la Cabala avevano come fine il “Devecut”, ovvero la completa adesione con il divino.

Mi sai fare qualche esempio di riti?

Innanzitutto erano riti il cui fine era quello di mandare la persona in trance e fargli credere di essere arrivato al Divino, comunque erano pratiche molto bizzarre e sempre collegate alla parola e alla lingua ebraica, come la lettura di una stessa pagina della bibbia fino ad intontire il lettore o la ripetizione delle parole in continuazione.

Si hanno le date precise dell’inizio della professione della Cabala?

La Cabala ha avuto origine dalla diaspora ( prima dispersione degli Ebrei successiva alla distruzione del tempio di Gerusalemme ad opera dell’imperatore Tito nel 70 d.C.), quando gli ebrei erano sparsi in tutto il mondo, si pensa che i primi Cabalisti siano vissuti in Provenza nel XII, ebbe molto successo in Spagna,nei ghetti, proprio perché permetteva al cabalista di estraniarsi dalla realtà triste dei ghetti.
Con la cacciata degli ebrei dalla Spagna ( 1492) il rito della Cabala si è spostato in tutto il mondo, si diffuse molto in Europa dell’Est, ma la sede di studi cabalistica più famosa è Safed, in Palestina, formatasi nel ‘500.

La Cabala va considerata come una setta ebraica o come una religione vera e propria?

La Cabala non è e non deve essere considerata nessuna della due, dato che un cabalista deve avere una conoscenza approfondita della lingua ebraica e deve essere dotato di una religiosità immensa, poiché la Cabala prevede l’esistenza di Dio in ogni cosa.
L’età preferita per iniziare a praticarla è verso i 40-50 anni, e non ha mai avuto una figura di leader o a quanto risulta precetti e comportamenti particolari da osservare. Si tratta di una pratica d’ élite, appunto le conoscenze teologiche che richiede, quindi va considerata come una volontà esclusiva del singolo.

Esiste un testo sacro nella Cabala?

Non proprio, esiste però un libro, il “Sefer-Ha-Zohar” ,dove sono spiegate le pratiche dello studio cabalista, i riti da compiere, il modo di leggere la bibbia e tutto ciò che serve per professare questo culto, una specie di manuale.

Come mai, sebbene sia molto difficile, è così famosa anche ai nostri giorni?

Forse tu riferisci alle star come Madonna, che dichiarano di essere cabalisti, ma ciò non è vero, anche se premetto che so poco dell’argomento.
Comunque è molto difficile trovare notizie affidabili su internet sull’ argomento, perché si rischia di finire in siti di organizzazioni che si dichiarano cabalistiche, ma che in realtà hanno trasformato questo antico ed affascinate studio, in una forma di New-Age.

Grazie a Marco Bertagna adesso ne sappiamo qualcosa di più anche noi !

Primissimo articolo 2006/2007

“assumerò la ragazza grassa…”

Il diavolo veste Prada, cronacha di una lavoratrice presso il demonio…

Così esordisce Miranda Priestly (una dinamica Meryl Streep) direttrice di Runway, la rivista di moda più potente d’America e non solo, quando le si presenta davanti la giovane neo-laureata, aspirante giornalista Andy Sachs (Anne Hathaway) , nel suo curriculum, nessuna pecca, ma…porta una 42 (ovvero la nuova 56) , non ha nessuna idea dello stile, non sa chi sia Mirando Priestly e soprattutto non legge e non sa nemmeno che cosa sia Runway, la nuova Bibbia della moda.
Malgrado ciò, Andy riesce a ottenere il posto di seconda assistente, o come la chiama Miranda, la nuova Emily (Emily Blunt) la quale è passata a prima assistente e non prende in simpatia, come
del resto tutto lo staff, la povera Andy, che vuole solo fare il mestiere per cui è arrivata a New York.
Purtroppo Andy non trova il sostegno necessario per svolgere “il compito che milioni di ragazze sarebbero disposte a uccidere pur di ottenere” neanche in casa, dato che il fidanzato Nate (Adrian Grener) non vede di buon occhioil suo nuovo impiego, per paura che si trasformi in una “tacchettina” (nel film vengono chiamate così le ragazze che lavorano alla rivista per il rumore dei tacchi sul pavimento quando camminano) .
Malgrado questi problemi Andy continua a lavorare, ed incominciano subito i primi fallimenti; dopo l’ennesima sgridata di Miranda e la fatidica scena del golf azzurro, Andy si rifugia da Nigel (un fantastico Stanley Tucci) il responsabile del guardaroba e dei vestiti per le modelle e lo staff.
Incomincia il cambiamento di Andy: CHANEL, VALENTINO, PRADA, MANOLO, JIMMY CHOO e tutte le altre griffe, fino ad allora a lei sconosciute.
Dopo questa metamorfosi, inizia una nuova visione del proprio lavoro da parte di Andy, sa che Gabbana si scrive con due “b”, sa mettere al posto giusto le riviste sul tavolo di Miranda, sa dove mettere il menabò a casa del capo, insomma riesce al meglio nell’occupazione che l’aveva tanto spaventata.
Ma la vita, come ben sappiamo, non è tutta rose e fiori, questa sua trasformazione sembra non rendere felice l’ unica persona che l’ aveva sostenuta fin dall’ inizio, il suo fidanzato, che sembra l’ unico a preferire la “vecchia” Andy alla nuova; Nate sembra tollerare il tutto fino al giorno del suo compleanno,che coincide con il galà di beneficenza di Runway.
La serata inizia già nel verso sbagliato, Andy infatti non avrebbe dovuto partecipare alla festa, doveva bensì tornare a casa a festeggiare insieme al compagno e a tutti i suoi veri amici…ma c’è un problema, Emily, la prima assistente è raffreddata e non può aiutare Mirando.
Si richiede una partecipazione di Andy alla festa, che con grande tristezza, avvisa il fidanzato di un suo probabile ritardo…
Ciò non fa che aggravare il già difficile rapporto…
Ma il peggio deve ancora venire, Emily ha un incidente stradale che le impedirà di recarsi a Parigi, durante la Fashion Week.
Andy è costretta ad accettare, ma saputa la notizia Nate decide di prendere una pausa (in poche parole si mollano!).
Una sera entra in camera di Miranda e la coglie in un momento di debolezza: in vestaglia, senza trucco, con gli occhi gonfi di lacrime per la notizia della richiesta del divorzio da parte del marito, e sarà proprio questo avvenimento che, trasformata non solo in una “tacchettina”, ma in una specie di Miranda…
Il film avrà un finale semi-positivo…con una punta di veleno alla Prestly!
Ma cosa ci vuole veramente dire questo film?
Ci viene subito da pensare al conformismo, al desiderio (quasi sempre delle donne) di voler appartenere e solamente di sognorare a un circolo superiore, fatto di abiti firmati, cene di gala e tutto resto considerato chic e glamour…
Io non la penso così, trovo che il personaggio di Andy si possa identificare con tutte quelle persone fragili e timide, dove poco per farle cambiate radicalmente e trasformarsi in ciò che non si vuole o si vuole essere…ed è qui che bisogna porsi una domanda, meglio far parte di un gruppo e non volerlo accetare o riconoscere o trasformarsi in qualcosa che non si è tanto per piacere agli altri?

Articoli

Publico in ordine crolologico i miei articoli da Gerolamo
spero vi piacciano

prima o poi pubblicherò anche quelli di catullando!

martedì 19 febbraio 2008

Bianca


Sei il colore che non ho
e non catturerò
ma se ci fosse un metodo
vorrei che fosse il mio
fanne quel che vuoi, di noi
me l'hai insegnato tu
se c'è una cosa che è immorale
è la banalità

lo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

sei il colore che non ho
e che vorrei essere io
ma se ti rende libera
ti regalo il mio

lo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia più bella cosa mai successa

vedrai . . .

by Afterhours

venerdì 15 febbraio 2008

Angie

Prima o poi mi sparerai alle spalle, Angie
Credi in ciò che fai
Senza lacrime mi distruggerai
Laverai le tue mani rosse, Angie
Scuro più che mai
Senza lacrime ti addormenterai
Come mai, che ne sai, semmai,
Rido in lei semmai
Nei tuoi nei io mai
Lunedì è il giorno delle streghe, Angie
Sai come si fa
Senza lacrime, mi distruggerai
Ora mai, che ne sai, semmai
Rido in lei semmai
Nei tuoi nei io mai

by Verdena

giovedì 14 febbraio 2008

"con il piede straniero sul cuore..."

mercoledì 13 febbraio 2008
















immaginandomi molto lontano
fingo di provare nostalgia
immaginandomi molto lontano
fingo di voler tornare
ma sono qui, e desidero scappare.

giovedì 7 febbraio 2008

Heaven in Hell

no immagini

"it' s a war inside
it' s a war inside

HEAVEN IN HELL"

se per voi questo è l' infermo
chiedete alla polvere
che ogni giorno scappa
dal vero Inferno...
guardiamo di più la fortuna che abbiamo,
il paradiso dove viviamo,
perchè se fuori è inferno
basta stare dentro



martedì 5 febbraio 2008

Fatelo girare

UN FUTURO SENZA ATOMICHE

COMINCIAMO SUBITO


Campagna per una legge di iniziativa popolare
che dichiari l’Italia

“Zona Libera da Armi Nucleari”

Art. 1 - Obiettivi e finalità
1. Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato “zona libera da armi nucleari”.
2. Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari e di parti di armi nucleari non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.
3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

FIRMA ANCHE TU

Domenica 10 Febbraio dalle ore 9 alle ore 13

In:

Desenzano P.zza Malvezzi

Rivoltella Via Di Vittorio

Per ulteriori informazioni puoi visitare:

www.unfuturosenzatomiche.org

e contattare:

Beppe 3496404202

Luca 3382476454


domenica 3 febbraio 2008

Qual é la religione giusta per te?



















Qual é la religione giusta per te?


Il tuo risultato è Buddismo. Le tue credenze si avvicinano maggiormente a quelle del Buddismo. Fai qualche ricerca a proposito e considera l'eventualità di diventare buddista, se non lo sei già.
Buddismo
90%
Cristianesimo
85%
Confucianesimo
75%
Induismo
70%
Paganesimo
60%
Ebraismo
55%
Islam
55%
Agnosticismo
55%
Satanismo
50%
Paranormale
35%
Ateismo
25%
Oscar 2008

venerdì 1 febbraio 2008

Ri-cento

Dannatissima bozza...

adesso son 100!

lunedì 28 gennaio 2008

1.......00



CENTESIMO POST!

sabato 26 gennaio 2008

bè si tratta sempre del primo cittadino di desenzano!


Celebriamo con canti di lode
Sant' Angela dall' animo forte
che diffonde ovunque nel mondo
gli ideali di vita cristiana

venerdì 25 gennaio 2008

ma perchè cazzo non c' eravamo sulla pagella?
questo è l' inizio di una ribellione,
sempre che interessi a qualcuno...

giovedì 24 gennaio 2008


Ruppi il ghiaccio che congelava la mia vita

la mia anima trovò di nuovo senso
sentii il vento che soffiava dolcemente
il profumo dei fiori
e lo sciabordio delle acque,
vidi le vette delle montagne e le sfumature del cielo...
Vidi la vita in tutte le sue forme

domenica 20 gennaio 2008

parte conclusiva di E poi il buio



Ora il sole
disegna un commiato straziante di squarci roventi fra nuvole ostili, veloci nel giungere a frotte sui miei capogiri. Nell'ombra del monte mi pento di averti lasciata tornare.

E poi il buio,

neanche un graffio di luna nel cielo


by marlene kuntz

venerdì 18 gennaio 2008

Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto.

giovedì 17 gennaio 2008



Scrivo,

la mia mano si muove
velocemente
in un susseguirsi
di pensieri,
parole,

frasi...

Mi blocco
le parole non escono più
dalla punta della penna
Paura,
paura dei giudizi,
paura degli altri,
paura,
paura,
paura...
L' inchiostro è finito,
meglio cambiare penna,
e continuo a scrivere...

...Chi me lo può impedire?



mercoledì 16 gennaio 2008


Is someone getting the best, the best, the best, the best of you?
Is someone getting the best, the best, the best, the best of you?

Has someone taken your faith?

Its real,
the pain you feel
You trust,
you must

Confess
Is someone getting the best, the best, the best, the best of you?
Oh...

lunedì 14 gennaio 2008

Perfect Day



Just a perfect day
drink Sangria in the park
And then later
when it gets dark, we go home

Just a perfect day
feed animals in the zoo
Then later
a movie, too, and then home

Oh, it's such a perfect day
I'm glad I spend it with you
Oh, such a perfect day
You just keep me hanging on
You just keep me hanging on

Just a perfect day
problems all left alone
Weekenders on our own
it's such fun

Just a perfect day
you made me forget myself
I thought I was
someone else, someone good

Oh, it's such a perfect day
I'm glad I spent it with you
Oh, such a perfect day
You just keep me hanging on
You just keep me hanging on

You're going to reap just what you sow [x4]

by Lou Reed

insuperabili, sempre i migliori


Las horas son eternas en el sucio corredor

Pensando con detalle en mi ejecucion
El tiempo se me acaba y no lo puedo detener
Eh brother, welcome to hell
Atado en una silla me van a electrocutar
He sido condenado a la pena capital
Alego mi inocenciay no lo quieren ver
Eh brother, welcome to hell

Ya llego la hora, hermano chicano
Ya llego tu hora afro-americano

Condenan a dementes o a menores de edad
En la silla de la muerte o en la camara de gas
A cuantos inocentes he visto perecer
Eh brother, welcome to hell
Vivo en un pais donde todo puedes comprar
Estar vivo o estar muerto depende del capital
Mi futiro ya esta escrito no me puedo defender
Eh brother, welcome to hell

Ya llego la hora, hermano chicano
Ya llego tu hora afro-americano

VIGENTES CRIMENES DE ESTADO CONTRE LA HUMANIDAD
EXISTEN DERECHOS HUMANOS A ELLOS LES DA IGUAL

WELCOME HELL, ESTE CASO ESTA CERRADO
WELCOME HELL, HAY QUE ASESINARLO
WELCOME HELL, ESTE CASO ESTA CERRADO
WELCOME HELL, HAY QUE ELIMINARLO
[X2]
WELCOME
WELCOM DEATH
[X2]

Cuantos seres humanos tendreis que asesinar
Para daros cuenta que esto es une atrocidad
El ojo por ojo nada puede resolver
Eh brother, welcome to hell
Al cabo de los anos consiguieron demostran
Que yo no era culpable y ya no hay marcha atras
Mi cuerpo esta podrido y ya no puedo renacer
Eh brother, welcome, welcome...

Ya llego la hora, hermano chicano
Ya llego tu hora afro-americano
[X3]

VIGENTES CRIMENES DE ESTADO CONTRE LA HUMANIDAD
EXISTEN DERECHOS HUMANOS A ELLOS LES DA IGUAL

WELCOME HELL, ESTE CASO ESTA CERRADO
WELCOME HELL, HAY QUE ASESINARLO
WELCOME HELL, ESTE CASO ESTA CERRADO
WELCOME HELL, HAY QUE ELIMINARLO
[X2]
WELCOME
WELCOM DEATH
[X2]

giovedì 10 gennaio 2008

Muori delay


Muori delay
non ci si tuffa in lei
ominidee
è la mia attitudine
Muori delay
trovi rifugio in lei
è vero che
il nero è buio fondo
Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown
Ooooooohhhhhhh, Uuuuuuuhhhhhhh
Muori delay,
ci provi, un tuffo in lei
è vero che
il nero è buio a fondo
Sento che durerà un pò, deluso dalla folla il clown
Certo che durerà un pò, deluso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deluso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deluso dalla folla il clown
Ooooooohhhhhhh, Uuuuuuuhhhhhhh

by Verdena

Addio monti


Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio!

Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d'essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più si avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'aria gli par gravosa e morta; s'inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a' suoi monti.

Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell'avvenire, e n'è sbalzato lontano, da una forza perversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia que' monti, per avviarsi in traccia di sconosciuti che non ha mai desiderato di conoscere, e non può con l'immaginazione arrivare a un momento stabilito per il ritorno!

Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.

mercoledì 9 gennaio 2008

Uellah!


bella foto né?

Thinking Blog Award




Nominato da Chiara (grazie!) partecipo anche io ai Thinking Blog Award!


1. partecipate se e solo se siete stati citati da altri, citando altri 5 blog,
2. linkate il post originale per facilitare chi volesse regredire alla cellula iniziale,
3. opzionale: mettete fieramente in bella vista la targhetta dei "Thinking Blogger Awards" disponibile in argento e in oro.

1. Chiara, Ho un mondo dentro.
2. Martina, .Under the milky way.

3. Beatrice, =:Lo specchio delle mie maschere:=
4. Meghi, La bacheca di una cieca
5. Tom, T per Tommaso

non sarei me stesso se non iniziassi a chiedere da subito scusa per non aver inserito alcuni nomi...
sono aprtito con il criterio di citare i 5 blog che leggo di più

Chiara, innanzi tutto grazie per avermi votato, del suo blog apprezzo per lo più gli interventi legati alla scuola e le relazioni dei suoi viaggi come per i medesimi post di Meghi, Tom sarà che é mio amico e principalmente avevo apura di una sua vedetta ma devo ammettere che apprezzo l' insensatezza (esiste?) e l' unitilità dei suoi interventi... non ti offedere io la considero una caratteristica positiva!
Veniamo adesso a "Beatrice" il quale blog mi ha fatto conoscere la piattaforma giovani.
Il suo blog mi ha fatto conoscere un aspetto che non sapevo di lei
, quello di una misteriosa poetessa riflessiva, mi piacciono i suoi scritti e quello che fanno provare.
Non conosco Martina, ma il suo blog è quello che preferisco!
Ironico, allegro, riflessivo, bello!
Non so bene come descriverlo è solamente da leggere!

martedì 8 gennaio 2008

ho finito l' ultimo libro della saga di harry potter,
una pagina, anzi no un intero capitolo della mia vita si conclude...

addio hogwarts.,
edvige,
harry,
ron, hermione,
bacchete, burrobirre,
illusioni e magie...



lunedì 7 gennaio 2008



STOP!
devo mantenere la calma...
un attimo di pace per riflettere...
fermo il susseguirsi delle idee nella mai mente

non lo posso permettere...
non posso permettermi
di distruggere
tutto ciò
da me creato

rimedierò
ce la farò prima o poi
abbiate pazienza

domenica 6 gennaio 2008


scrivo...
chi me lo può impedire?